Saudi Tour 2022, la Rider Union lamenta una scarsa sicurezza nella prima tappa: “C’erano due potenziali situazioni pericolose”

La Rider Union si scaglia contro l’organizzazione del Saudi Tour 2022. In particolare da parte del sindacato dei ciclisti è stata criticata la mancanza di sicurezza nel corso della prima tappa vinta da Caleb Ewan. Gli attacchi sono arrivati a proposito del tratto di sterrato, ritenuto troppo pericoloso, come dimostra anche la caduta di Andrea Bagioli, e il rettilineo finale dove transenne e deviazione per i mezzi al seguito non erano disposti come previsto dal regolamento: a 150 metri dal traguardo c’era un’interruzione nelle barriere che sarebbe dovuto essere qualche metro prima.

Il capo del sindacato, Luuc Eisenga ha raccontato a Cylingnews i punti centrali della lettera che è stata indirizzata all’UCI: “Abbiamo visto le immagini e avevamo alcuni informatori alla gara ed è chiaro che c’erano due potenziali situazioni pericolose“. A proposito del settore di sterrato sono stati evidenziati tre ostacoli, descritti come “grandi pietre” e un cono che presumibilmente ne copriva un’altra che hanno messo in difficoltà i corridori.

“Si dovrebbe dire che è tutto ok ‘Bagioli fortunatamente non si è infortunato seriamente’ – ha aggiunto – ma non è ok. È sempre molto noioso quando hai una ferita che richiede dei punti”. La situazione sembra quindi essere contraria all’articolo 2.2.015 del regolamento UCI secondo cui “gli organizzatori devono, attraverso dei cartelli, dare sufficiente visibilità ad ogni ostacolo”.

A proposito della seconda situazione, invece, il richiamo è all’articolo 2.2.017 secondo il quale “i 400 metri di transenne devono essere continui e ogni barriera saldamente attaccata all’altra. Non è permessa nessuna interruzione”. Secondo Eisenga, invece, l’organizzazione del finale della tappa di ieri ha causato qualche problema di troppo: “Se guardi le immagini l’apertura per la deviazione è molto più a destra rispetto al punto in cui le transenne ricominciano, vedi un corridore della Bahrain Victorious che deve frenare perché altrimenti sarebbe finito contro le transenne”.

La nuova stagione è iniziata da poco, ma già cominciano le prime discussioni legate alla sicurezza. La speranza del sindacato della Rider Union è quella che presto la situazione possa migliorare: “Rispettiamo le sfide degli organizzatori, ma abbiamo anche la sensazione che si dovrebbe lavorare tutti assieme per assicurarsi che queste cose non accadano”.

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